Sulla paura del cambiamento si parla tanto. In un modo o nell’altro, la vita tocca questa corda, provocando stonature o generando accordi improvvisamente armoniosi. È una paura che tocca anche me, sicuramente. Da anni provoco il cambiamento, non solo negli altri – dato il mio lavoro, ma anche nella mia vita. Paulo Coelho scrive nel Cammino di Santiago¹ “La barca è più sicura nel porto, tuttavia non è per questo che le barche sono state costruite.” Ma cosa dicono i Tarocchi?
Quante volte ci troviamo di fronte a una scelta che sembra impossibile? Restare nella sicurezza di una vita conosciuta o abbracciare l’ignoto per seguire ciò che ci appassiona. La paura, in questi momenti, ci parla forte. Urla.
E se non ce la facessi? E se fallissi? E se mi giudicassero? E se perdessi la faccia davanti agli altri?
Questa paura è comune, ma è anche un segnale importante. È il timore di non sopravvivere, di perdere il controllo, di essere giudicati o di mettere a rischio la nostra reputazione. È il prezzo da pagare quando ci confrontiamo con ciò che è davvero importante per noi, con ciò che la nostra anima desidera veramente.
Restare dove siamo solo per paura del cambiamento è come chiudersi in una gabbia dorata. La routine e le aspettative sociali ci danno un’illusione di sicurezza, ma nel profondo sappiamo che non è quella la vita che vogliamo. Il vero rischio non è fallire, ma restare fermi. Tradire la nostra essenza per il timore del cambiamento.
In questa ricerca di risposte “tra la via vecchia e quella nuova”, ho trovato ispirazione in tre Arcani Maggiori che incarnano perfettamente la lotta tra paura e desiderio.
L’Innamorato: scegliere con consapevolezza
L’Innamorato (Arcano VI) rappresenta la scelta consapevole. Non è una carta che parla solo di decisioniromantiche, come il nome potrebbe far pensare, ma di un atto profondo di allineamento con i nostri desideri p
iù autentici. Ogni scelta porta con sé una rinuncia: non possiamo seguire due strade contemporaneamente. L’Innamorato ci ricorda che restare immobili per paura di sbagliare è già una decisione. Il vero rischio non è scegliere, ma non scegliere affatto.
Sono felice? O Sono insoddisfatto? Mi piace quello che sto facendo?
Questo archetipo ci invita a scegliere ciò che ci nutre, anche se significa uscire dalla nostra zona di comfort. E se invece di temere il fallimento ci chiedessimo: cosa potrei imparare di nuovo?
Joseph Campbell, nel suo libro Sulla via del mito,² esplora la doppia natura dell’essere umano: da un lato la spinta a emergere come individuo, a rispondere alla chiamata del mondo a incarnare un ruolo, a essere qualcuno; dall’altro, il bisogno di ritorno allo stato naturale, senza troppo pretese, di tornare al noi e semplicemente essere. Questa dualità riflette il nostro continuo oscillare tra il desiderio di esprimere noi stessi e la paura del cambiamento, il timore di uscire dal conosciuto.
L’Eremita: la saggezza del silenzio
L’Eremita (Arcano IX) è l’archetipo del saggio che ci invita a fermarci, a riflettere in solitudine, a cercare risposte dentro di noi. Il suo messaggio è chiaro: a volte il vero coraggio non è nell’azione, ma nella capacità di ascoltare la nostra voce interiore.
Quante volte le nostre scelte sono condizionate dalle aspettative, nostre o delle persone a noi più vicine? L’Eremita ci insegna che la chiarezza arriva solo quando ci concediamo il tempo per trovarla.
Nei Tarocchi di Marsiglia, questa figura avanza con una lanterna nella mano, ma procede a ritroso. Il suo cammino è attivo (ha un bastone, simbolo di movimento), ma è guidato dall’introspezione (la lanterna, simbolo della ricerca interiore). Un equilibrio tra azione e riflessione, tra il fare e l’essere.
E quando ci fermiamo davvero ad ascoltarci, a volte ciò che troviamo non è solo chiarezza, ma anche il timore di ciò che potrebbe esserci nascosto dentro di noi. Questo viaggio interiore può portare alla luce angoli di noi che preferiremmo evitare, ma che potrebbero nascondere anche potenzialità inespresse.
Il Diavolo: il potere nascosto nelle paure
E se, dentro di noi, non trovassimo solo luce ma anche ombre? La lanterna dell’Eremita potrebbe far luce su qualcosa di scomodo, come le nostre paure più profonde, le dipendenze, le ombre che cerchiamo di reprimere. Qui entra in gioco Il Diavolo (Arcano XV). Spesso associato al negativo, in realtà è l’archetipo che ci mette di fronte alla parte di noi che spaventa, ma che contiene anche il nostro potere.
Il Diavolo dei Tarocchi ci mostra le catene che crediamo di avere, ma che spesso sono solo illusioni. La paura del cambiamento ci blocca non perché siamo davvero in trappola, ma perché crediamo di esserlo. Incontrarlo significa riconoscere che ciò che ci spaventa è anche ciò che può renderci liberi. Affrontare il Diavolo significa riconoscere e integrare ciò che temiamo, trasformandolo in una risorsa.
Forse il vero bivio non è tra due strade esterne, ma dentro di noi. Quest’Arcano ci sfida a guardare in faccia la nostra paura più grande: e se il cambiamento non fosse una minaccia, ma la chiave della nostra evoluzione? Siamo pronti a fare pace con la nostra ombra per diventare ciò che potremmo essere?
Abbracciare l’ignoto, passo dopo passo
Seguire il richiamo dell’anima non significa necessariamente saltare nel vuoto e lasciare il porto sicuro. Può essere un viaggio graduale: dedicare un po’ di tempo a ciò che ami, farlo crescere lentamente, finché non senti che può sostenerti.
Un primo passo pratico potrebbe essere visualizzare con chiarezza la vita che desideri. Prenditi del tempo per scriverlo. Come vorresti che fosse la tua giornata ideale? Quali emozioni vorresti provare? Quali attività ti darebbero energia? Più l’intenzione è chiara, più sarà facile seguire una direzione.
La fiducia non è l’assenza di paura, ma la capacità di agire nonostante essa.
Il silenzio è la culla della parola. Chi si avvicina al silenzio diventa ospitale, non solo verso gli altri, ma verso le proprie ombre.
– Chandra Candiani³
E tu? Sei pronto a fare il primo passo?
Cosa faresti se non avessi paura di fallire?
Qual è un piccolo passo concreto che puoi fare oggi verso il tuo sogno?
Cosa ti sta trattenendo e come puoi sfidare quella convinzione?
I Tarocchi ci mostrano che ogni carta è un passo, un’indicazione sul nostro cammino. Se L’Innamorato ci spinge a scegliere, l’Eremita ci invita alla riflessione, è Il Diavolo che ci sfida a guardare le nostre catene con occhi nuovi. Con ogni carta, affrontiamo un pezzetto di paura, ma anche di possibilità. Non è mai un cammino lineare, ogni passo ci fa diventare ciò che siamo chiamati a essere. Ogni volta che affrontiamo la nostra ombra, ogni volta che scegliamo consapevolmente, facciamo un passo verso la nostra trasformazione.
La paura è parte del viaggio, ma non deve guidare il timone. Ascoltare il nostro richiamo interiore significa riconnetterci con chi siamo davvero. È lì che troviamo la forza di trasformare i nostri dubbi in azioni e le nostre passioni in realtà. Non si tratta di spezzare le catene all’improvviso, ma di riconoscere quali sono reali e quali esistono solo nella nostra mente.
La chiave è trovare la forza di fare il primo passo, anche quando il percorso non è del tutto chiaro.
Quale richiamo senti dentro di te? Quale sarà il tuo primo passo?
Cosa succederebbe se provassi a fidarti della tua voce interiore per un solo giorno?
Raccontamelo nei commenti! 🙂
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