Tarocchi della realtà

Simbologia di una porta scassinata: Cosa ci insegna l’infrazione, oltre al danno materiale

Simbologia di una porta scassinata: Cosa ci insegna l’infrazione, oltre al danno materiale

Una porta scassinata e il linguaggio dei simboli

Chi mi conosce o mi segue da un po’ sa che ho l’abitudine — o forse il vizio — di fotografare oggetti simbolici trovati per strada. Chiavi, lucchetti, carte da gioco, frammenti di specchi. Piccole apparizioni quotidiane che sembrano arrivare per dire qualcosa, come se la realtà, ogni tanto, volesse parlarmi nel suo linguaggio segreto.

Quando qualche settimana fa la saracinesca del locale di cui sono partner è stata scassinata, mi sono trovato davanti a un simbolo troppo grande per ignorarlo.
La prima reazione è stata umana: shock, rabbia, un senso di violazione. Ma poi mi è venuto da pensare — se davvero credo che la realtà parli in simboli, non posso ascoltarla solo quando mi fa comodo.
Anzi, è proprio quando il simbolo è scomodo, quando tocca le nostre ferite, che vale la pena fermarsi e ascoltare. Perché è lì che comincia a emergere qualcosa dalla nostra ombra.

E così ho iniziato a chiedermi: cosa rappresenta davvero una serratura forzata? Cosa ci dice, a livello simbolico, la rottura di un confine?

Sapete qual è la cosa buffa? L’ultimo post che ho pubblicato era ispirato a una foto scattata proprio a una delle saracinesche del locale. E per quello precedente ho scelto l’immagine di un graffito, sempre su una saracinesca.
Un caso? Io non credo.
Come diceva Agatha Christie: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova».

Il Matto: Arcano senza numero o senza tetto? Milano - Alberto Manieri 2025   sailor moon

E allora sì, forse questa saracinesca scassinata voleva davvero dirmi qualcosa.

Ogni porta, ogni serratura, ogni confine possiede un significato più profondo. Nella lettura simbolica, una porta scassinata parla di una soglia infranta: fisicamente, ma anche interiormente. La rottura di uno spazio protetto non è solo un furto o un atto di violenza esteriore: è un invito a osservare i nostri limiti, il nostro rapporto con l’apertura e la protezione, con ciò che lasciamo entrare nella nostra vita e ciò che custodiamo per noi stessi.

La porta più difficile da aprire è quella dentro di noi.

Il fuoco che irrompe

Nei Tarocchi, l’elemento maschile attivo e materiale è il fuoco. È il seme dei Bastoni, parla di energia vitale, creatività e azione. Quando questa energia non fluisce armoniosamente, irrompe e può provocare danni, come le fiamme che sfuggono al controllo e divampano. La porta rotta diventa allora simbolo di un’irruzione: una forza che attraversa ciò che abbiamo costruito per proteggerci. È un richiamo a riflettere sulle energie che non lasciamo fluire nella nostra vita: rabbia repressa, desideri non espressi, limiti non chiariti. L’intrusione esterna diventa specchio di ciò che, dentro di noi, ha bisogno di essere riconosciuto e armonizzato.

Confini: fisici, simbolici e interiori

I confini non sono muri: sono linee sottili che separano ciò che è nostro da ciò che appartiene agli altri. Sono ciò che ci permette di proteggere la nostra energia senza chiuderci completamente al mondo. Quando questi confini vengono violati, il simbolo ci invita a domandare: quali limiti sto davvero rispettando? Quali confini ho trascurato? Quante volte ci siamo fatti attraversare dalle esigenze altrui dimenticando noi stessi? E quante volte, invece, abbiamo scelto di custodire la nostra energia, consapevoli che anche l’apertura richiede discernimento?

La serratura e l’energia femminile

La serratura, concava e accogliente, è simbolo femminile. Riceve la chiave giusta e respinge le altre. Rappresenta la capacità di discernere, di accogliere ciò che è autenticamente autorizzato e di proteggere ciò che ci appartiene.
L’energia femminile, spesso associata all’accoglienza, insegna anche la chiusura, il raccoglimento, il rispetto dei propri spazi. Nei Tarocchi, archetipi come La Papessa e La Luna incarnano questa saggezza: introspezione, discernimento, custodia di ciò che è sacro. Custodire i confini non è chiudersi al mondo, ma preservare la propria energia, scegliendo con attenzione cosa entra e cosa rimane fuori.

La lezione simbolica

L’infrazione fisica diventa metafora: ci ricorda che i confini sono preziosi, che è importante distinguere tra ciò che possiamo accogliere e ciò che dobbiamo proteggere. È un invito a riflettere sull’equilibrio tra apertura e protezione, tra accoglienza e cura di sé. Non serve costruire muri permanenti né vivere nella paura. La violazione è uno specchio che ci permette di osservare le nostre scelte, le nostre fragilità, la gestione delle energie maschili e femminili dentro di noi. Ci invita a chiederci: sto custodendo ciò che mi appartiene davvero? Sto permettendo alle energie giuste di fluire nella mia vita?

Una porta scassinata ci ricorda che non sempre i confini che costruiamo sono fragili: a volte è la realtà stessa che li mette alla prova per farci crescere.

Difendere i propri confini è un atto d’amore verso se stessi. – Brené Brown

Forse ogni porta scassinata è anche un varco aperto verso una nuova forma di consapevolezza: ciò che si rompe fuori, spesso serve ad aprirci dentro.

Esercizio di lettura simbolica con i Tarocchi

Per chi vuole trasformare questa riflessione in pratica:

  1. Estrai un Arcano Maggiore a caso.
  2. Osserva la carta senza concentrarti sul significato tradizionale. Chiediti: cosa comunica rispetto ai miei confini? Quale energia invita a fluire o a fermarsi?
  3. Scrivi un breve appunto: quali confini devo proteggere? Dove posso aprirmi?

Ripeti l’esercizio per alcuni giorni consecutivi, osservando come la stessa carta può parlare in modi diversi a seconda del tuo stato interiore. L’obiettivo non è prevedere il futuro, ma ascoltare la voce dei simboli e usare la loro energia come guida per la consapevolezza dei propri confini.

Alberto

Incontro le persone che vogliono scoprire il perché di ciò che accade nella loro vita per poter essere liberi di creare la propria realtà. Leggi tutto...

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