Ciao, come state?
La settimana scorsa, una delle tematiche centrali della lettura (leggi qui i Tarocchi dal 14 al 20 maggio) era il giudizio che abbiamo di noi stessi. Oggi l’argomento di riflessione cambia, ma torna il Giudizio con un’Arcano che – pur portandone il nome – ci conduce però verso un’altra tematica. Questa carta rappresenta una metafora, invece, del giorno del giudizio. Dal punto di vista dei Tarocchi, ci parla della rinascita e, in particolare, di un forte contatto con la parte più autentica di noi stessi.
Negli ultimi giorni avrai sicuramente sentito parlare dell’entrata di Urano in Toro, avvenuta il 15 maggio. Non sono un astrologo, sebbene ne sia appassionato, ma leggendo di più sulla questione ho compreso che Urano porta con sé cambiamenti forti, profondi e imprevisti. Nulla di negativo, in realtà, ma quando il cambiamento arriva all’improvviso può coglierci impreparati.
Non è un caso, quindi, che la prima carta di questa settimana sia l’Arcano XIII – Senza Nome, che ci parla di liberazione dalle catene e ci invita a sciogliere tutti i nodi che vengono al pettine. Per restare nella metafora, quest’Arcano non ci invita a scioglierli con una spazzola, ma a dare un taglio a questi nodi per liberarsene in modo definitivo.
Cosa deve morire in me? Questa carta viene, spesso ingiustamente, chiamata “La morte”. Preferisco attenermi al nome originale secondo la tradizione dei Tarocchi di Marsiglia, ovvero Senza nome, proprio perché un nome non gli viene dato. E non per paura di nominare la morte o per superstizione, ma perché già nel suo non-nome si rende evidente un messaggio. Questo Arcano ci invita alla trasformazione radicale, da un lato per accogliere i cambiamenti dall’esterno e dall’altro per far essere i primi ad agire, dall’interno, in questa direzione. Per essere davvero se stessi, a volte, bisogna smettere di essere se stessi! Forse messa così sembra una contraddizione, il senso è che siamo talmente abituati a recitare la nostra parte che poi ci viene difficile cambiare. In questo momento, se sentite dentro la necessità di fare altro rispetto al solito, di cambiare in modo assoluto la vostra esistenza, vi invito a ricordare un concetto fondamentale: sapere accogliere il cambiamento.
Quando qualcosa di diverso dal solito, di imprevisto e di imprevedibile, si mette sulla nostra strada, per quanto possa spaventare bisogna guardarla in faccia e dire: Sì! E non nel senso che “Sì, è successo e non posso farci niente”, ma “Si, è successo, ma cos’altro può succedere?”.
Di fronte agli imprevisti della vita è bene non mettere un punto e lasciarsi fermare solo perché qualcosa ci ha sorpreso. Bisogna prenderlo come un segnale, a volte qualcosa si mette davanti a noi per indicarci una strada diversa, per dirci che forse quella che stavamo percorrendo non era la migliore per noi. A volte questo tipo di cambiamenti improvvisi ci spinge a rompere le catene della routine che ci ha mantenuto, finora, incastrati in un mondo che non è più il nostro.
Solo così è possibile la rinascita indicata dal Giudizio: questa carta ci invita a seguire il flusso, a smettere di recitare il copione di sempre e a seguire i veri desideri. Le inclinazioni che per tutta una vita non avete ascoltato, o avete deviato cercando di accontentarvi in nome di una stabilità materiale o terrena. Che cosa sta rinascendo in me? Se davvero vi lascerete guidare da questi cambiamenti è possibile che una nuova voce inizi a parlarvi. Una voce che non recita più nessun copione. È la voce che vi ripete le stesse cose dall’infanzia, che vi incoraggia a seguire un sogno. Che si tratti di trovare il lavoro dei sogni o di vivere una favola come quella del principe azzurro e di Cenerentola.
L’Imperatore, ultimo Arcano della settimana, in questa lettura indaga sul proprio benessere materiale: ciò che sto costruendo, mi soddisfa? Vivo in un ambiente che mi piace? I cambiamenti di cui parliamo questa settimana sono come delle forti scosse sismiche. Le placche terrestri, la crosta che rappresenta lo strato superficiale della Terra, si rompe perché segue l’onda che parte dal suo centro, in profondità, verso la ricerca di una nuova stabilità. Ma non temete le “scosse” della vostra vita: se seguite l’impulso di trasformazione che parte da dentro di voi e le assecondate, non ci saranno vittime. Il vostro cambiamento sarà armonico o comunque seguirà il vostro ritmo. Il cambiamento è repentino, travolgente e improvviso, solo quando quell’impulso che parte dal centro di voi, quella voce che vi parla da tempo, resta inascoltato. Vi sta invitando a cambiare l’abitudine di essere voi stessi, per conoscere la nuova versione di voi, quella più autentica e che porta con sé un nuovo concetto di stabilità! Ciò che rende stabile un tavolo sono i suoi piedi o la terra su cui è posato?
Grazie di aver letto anche questa settimana i Tarocchi della realtà, vi aspetto lunedì prossimo con una nuova lettura di Tarocchi settimanali.
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Vi auguro una felice settimana,
Alberto
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